Il Maitake associato all’interferone lo rende 9 volte più potente

Il Maitake associato all’interferone lo rende 9 volte più potente

Il Maitake ha moltiplicato per 9 l’effetto antivirale dell’interferone, dunque si rivela uno strumento in più a disposizione del medico che cerca di ottenere risultati sempre migliori nella cura dei propri pazienti. È una buona notizia soprattutto per quest’ultimi, che spesso non riescono a trovare, nell’interferone, un valido appiglio cui aggrapparsi.

Il meccanismo d’azione:

Il Maitake stimola principalmente due tipi di globuli bianchi (monociti, linfociti) ad aumentare la loro produzione d’interferone.
L’interferone in parte elimina direttamente il virus ma, soprattutto, aumenta il numero e l’attivazione delle cellule difensive antivirali.

Interferone:

Per molti il termine interferone indica solamente un farmaco.
In realtà, indica una famiglia di proteine prodotte da cellule del sistema immunitario (monociti e linfociti T) che producono interferone, e che hanno il compito di potenziare le difese antivirali.

Scientificamente Dimostrato

Il Maitake può affilare di 9 volte le armi dell’interferone.
Studio su cellule (Gu CQ, 2006)
Un gruppo di ricercatori cinesi di Tianjin, coordinati dal professor Gu, ha dimostrato che l’interferone (IFN), con l’aggiunta di Maitake, ha prodotto effetti 9 volte più efficaci nel bloccare la crescita del virus dell’epatite B (HBV).

Metodologia della ricerca

I ricercatori cinesi hanno messo a confronto, in laboratorio, due colture di cellule del fegato infettate dal virus dell’epatite B (HBV). Alla prima hanno aggiunto il Maitake, all’altra niente.
In un secondo tempo, hanno aggiunto l’Interferone necessario per eliminare il virus:
  • nella prima coltura a cui era stato aggiunto il Maitake è stato sufficiente aggiungere 154 UI/ml di Interferone;
    • nella seconda coltura, senza aggiunta di Maitake è stato necessario aggiungere una quantità d’Interferone 9 volte maggiore 1399 UI/ml.

La ricetta completa

Maitake
Agaricus
L’Interferone, come è stato dimostrato, se associato ad Agaricus e Maitake, diventa più efficace (vedi Agaricus).

L’interferone: perché alcuni pazienti rispondono poco

L’interferone non è una sostanza che combatte direttamante il virus, distruggendolo.
L’interferone agisce in modo indiretto sulle cellule che dovrebbero difenderci dal virus, i linfociti T, cercando di rafforzare la loro attività antivirale. Ma se le nostre truppe di linfociti sono troppo scarse o troppo indebolite dalla malattia, l’interferone non ha efficacia.

Interferone con Agaricus e Maitake: l’alleanza diventa vincente


L’Interferone, l’Agaricus e il Maitake si rivelano  alleati vincenti perché aumentano i linfociti sia come numero, sia come sensibiltà all’azione dell’interferone che ha dunque la possibilità di rafforzare la lotta contro i terribili virus dell’epatite C e dell’HIV.

Cordialmente
dr Walter Ardigò

Bibliografia:

Gu CQ, Li JW, Chao FH. (2006): “Inhibition of hepatitis B virus by D-fraction from Grifola frondosa: synergistic effect of combination with interferon-a in HepG2 2.2.15.” Antiviral Res 72: 162-165.
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