Ipertensione arteriosa, primavera e funghi medicinali

Ipertensione arteriosa, primavera e funghi medicinali

Nella stagione primaverile, come insegna la medicina cinese, la pressione arteriosa si può alzare. I funghi medicinali sono un ottimo aiuto.

Si chiama “eccesso dello yang”. La medicina tradizionale cinese (MTC) ci insegna che con l’avvicinarsi della primavera e il conseguente risveglio dell’energia, soprattutto l’organismo suscettibile o sotto stress può andare incontro ad aumenti o sbalzi della pressione arteriosa. Se queste alterazioni si stabilizzano, può determinarsi una condizione di ipertensione. Ma Polyporus e Auricularia, due funghi medicinali, sono in grado di ridurre dolcemente, ma in modo significativo, la pressione arteriosa alta.

Ipertensione, Medicina Tradizionale Cinese ed effetto primavera

Sappiamo che la pressione arteriosa cambia con la stagione. In particolare, d’estate scende per l’effetto della vasodilatazione, mentre d’inverno tende a risalire per il fenomeno opposto, ossia per la tendenza alla vasocostrizione. La MTC ci ricorda però che in primavera la pressione arteriosa può produrre aumenti improvvisi, perché l’energia ricominciando a muoversi può creare squilibri, soprattutto negli organismi suscettibili o sotto stress. La natura, infatti, dopo il letargo invernale, si risveglia. Le giornate si allungano, le temperature diventano più miti, gli alberi si ricoprono di fiori, gli insetti ricominciano a brulicare e gli animali sono più vivaci. Anche gli esseri umani condividono questo risveglio. I risultati li conosciamo.
Si tende a dormire un po’ meno, si ha più voglia di fare, di uscire e stare all’aria aperta, a molti sembra di avere persino più vigore, fisico e mentale. Gli stessi ormoni si attivano e anche a livello psicologico ognuno di noi percepisce una nuova energia. La MTC, ancora una volta, ci insegna tuttavia che è proprio questo “movimento” che fa marciare la macchina corporea a un livello superiore al normale, un livello così sostenuto da rendere evidenti alcuni punti critici, che nelle altre stagioni restano nascosti o sotto soglia.
L’apparato cardio-circolatorio e la psiche, per esempio, sono due sistemi che nella stagione primaverile possono andare sotto stress, se eccessivamente attivati. L’energia, come la chiama la Medicina Tradizionale Cinese, o l’adrenalina, come la definisce la scienza occidentale, se è in eccesso causa agitazione e può portare ad aumenti della pressione arteriosa. D’altra parte, che esista uno stretto legame tra psiche e cuore è risaputo, e sappiamo altrettanto bene che in caso di stress emotivo e di ritmi troppo intensi, non solo andiamo incontro ad ansia e nervosismo, ma anche a tachicardia e pressione alta.
E’ un utile collegamento, nella professione del medico: unire le acquisizioni della scienza medica occidentale con il sapere, antico ma sempre valido, della Medicina tradizionale cinese (MTC). La prima si basa prevalentemente sulla manifestazione del sintomo, del particolare e della chimica del corpo. La seconda è orientata allo studio dell’energia del corpo e alla causa originaria del sintomo, in rapporto anche alla psiche e all’alimentazione (secondo la visione cosiddetta “olistica”). Un’integrazione tra questi due approcci rappresenta un ottimo metodo sia per la cura e che per la prevenzione.

Definizione

L’ipertensione arteriosa, o per meglio dire “ipertensione arteriosa essenziale”, è una malattia cronica caratterizzata da livelli alti di pressione, sia sistolica che diastolica (massima e minima). In base ai criteri di classificazione stabiliti dalla ISH (International Society of Hypertension) e accettati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) se il valore risulta uguale o superiore a 140/90 si parla di ipertensione arteriosa.
Va ricordato che la pressione del sangue nelle arterie sale e scende, aumenta e diminuisce, in modo ritmico: è massima quando il cuore si contrae (sistole) per spingere il sangue in circolo (pressione sistolica) ed è minima quando il cuore si rilassa (diastole) per riempirsi di sangue (pressione diastolica).

Come si misura

Secondo i criteri della ISH si deve misurare lontano dai pasti e a riposo, dopo che si è seduti o distesi da almeno 5 minuti.. A casa ci si può affidare agli apparecchi automatici digitali, ormai diffusissimi e facili da usare. Sono in grado di fornire risultati molto precisi e attendibili. Oltre ai valori della pressione, indicano anche la frequenza del battito cardiaco. Sono costituiti, com’è noto, da un bracciale collegato a un dispositivo elettronico provvisto di monitor. Il gonfiaggio della camera d’aria contenuta nel bracciale avviene in maniera automatica dopo aver premuto un semplice pulsante, così come la rilevazione dei valori di pressione massima e minima, visualizzati sul monitor al termine della misurazione.

Ipertensione: il meccanismo alterato

L’elemento chiave del meccanismo che altera i normali valori della pressione è il restringimento delle arterie che, lasciando passare meno sangue, obbliga il cuore – che agisce come una pompa – ad aumentare la pressione di spinta, in modo da mantenere costante la portata sanguigna necessaria a raggiungere adeguatamente i vari organi del corpo. Per fare questo, il cuore deve intensificare il suo lavoro. In altre parole, fa più fatica.
Il restringimento delle arterie viene prodotto mediante due meccanismi: la contrazione vascolare temporanea (da stress) e l’aumento dello spessore delle pareti.
Nel primo caso si tratta di un problema legato allo stress, specie se intenso e prolungato, presente nei giovani sotto i quarant’anni, e che è bene affrontare con adeguate contromisure.
Nel secondo caso siamo di fronte a fenomeno più legato all’usura progressiva delle pareti delle arterie, che con il trascorrere degli anni e l’avanzare dell’età si ispessiscono. Dopo i quarant’anni, dunque, la componente organica tende a essere sempre più significativa e a giocare un ruolo decisivo. Non per questo, però, il fattore stress è meno presente tra le cause di ipertensione arteriosa, anche in questa fase della vita.

Medicina ufficiale e Ipertensione arteriosa: i fattori causali

L’ipertensione arteriosa non è solo una frequente patologia, con cui un’ampia fascia della popolazione convive, ma anche, se non soprattutto, l’anticamera di numerose altre malattie, che colpiscono sia il cuore, sia i principali organi, tra cui occhi, reni, cervello. A causa dell’ispessimento delle arterie, infatti, i principali organi vengono irrorati in modo un po’ meno brillante.
Possono dunque insorgere cefalea, acufeni, precoce invecchiamento cerebrale, alterazione della memoria, ma anche turbe della vista, danni cerebrovascolari e malattie cardiache.
Non vanno mai dimenticati, poi, altri fattori di rischio, come le sigarette, gli alcolici, una cattiva alimentazione e il sovrappeso, che ulteriormente accelerano l’invecchiamento e il danno dei vasi.

Anche gli animali soffrono d’Ipertensione arteriosa

I nostri amici a quattro zampe, oltre ad aver imparato come noi a vivere in ambienti e spazi ristretti, poco salubri perché lontani dalla natura, hanno anche imparato ad ammalarsi delle nostre stesse malattie. Potremmo dire, insomma, che sono soggetti al logorìo della vita moderna e della “civiltà”.
Nonostante a qualcuno potrà sembrare strano o inverosimile, soffrono anch’essi di ipertensione arteriosa, legata sia allo stress che all’invecchiamento delle arterie. Se ci pensiamo bene, non c’è da stupirsene più di tanto, infatti gli animali mangiano molto spesso cibi confezionati dalle industrie alimentari e vivono in condizioni di stress, esattamente come noi.

Polyporus e Auricularia sono un ottimo aiuto

Polyporus e Auricularia, insieme, riducono gradualmente e dolcemente la pressione arteriosa, perché sono due eccellenti antipertensivi. Mediamente, di quanto migliorano la pressione arteriosa alta?
Di circa 1 mmHg (unità di misura della pressione) alla settimana, di circa 10-15 mmHg in tre mesi.
Questi due funghi svolgono un’efficace azione antipertensiva, attraverso due meccanismi d’azione diversi e complementari.
L’Auricularia riduce la pressione arteriosa perché contiene l’Adenosina, una sostanza dotata di un’ottima capacità vasodilatatoria sulle arterie.
Polyporus, invece, essendo un ottimo diuretico, riduce la pressione arteriosa perché elimina il sodio e i liquidi in eccesso, con un’azione simile aquella di due farmaci diuretici largamente usati nella pratica medica (furosemide e spironolattone).
Vale la pena sottolineare che la stessa medicina convenzionale si avvale di un protocollo terapeutico che cura l’ipertensione associando un farmaco vasodilatatore a un farmaco diuretico.
I funghi medicinali, tuttavia, hanno una marcia in più: abbassano la pressione arteriosa quando è alta, perché correggono solo ciò che è alterato. Agiscono cioè in modo intelligente, quando serve, perché sono “adattogeni”. Introdotto dal medico e scienziato russo Nikolai Lazarev nel 1947, questo concetto definisce i rimedi che riportano alla norma ciò che è alterato, rafforzando i punti deboli dell’organismo e aiutandolo a rispondere in maniera efficace a sostanze o agenti esterni nocivi.

Altri effetti

Auricularia (Auricularia auriculae-judae)
Grande amico del cuore, della psiche e dell’intestino
  • L’Auricularia non è preziosa solamente come antipertensivo, ma anche per la salute dell’apparato cardiocircolatorio: favorisce infatti la circolazione sanguigna, protegge le vene e le arterie dall’usura e dall’invecchiamento. Non solo. Grazie al suo effetto vasodilatatore, aumenta la portata sanguigna in tutti gli organi, a partire da quelli più importanti per la vita, come cuore, rene, cervello, occhi. Per questi e altri motivi, costituisce un’eccellente prevenzione anche nelle malattie cardiache.
  • Favorendo una maggiore distribuzione di sangue nell’organismo impedisce che vi siano carenze di ossigeno: questo rende Auricolaria un’alleata di tutti gli organi e in particolare di cervello, occhio (retina) e rene. L’azione vasodilatatrice risulta utile anche contro la cefalea e i dolori muscolo-scheletrici (allontana i mediatori del dolore).
  • È ottimo nelle patologie del sistema nervoso e dell’intestino, sia nella prevenzione sia nella cura. È dotato di effetto ansiolitico, combatte le tensioni, aumenta la percezione di benessere e di vitalità. Nella stitichezza è un rimedio fenomenale, capace di risolvere anche i casi più ostinati, perché ripristina il normale movimento dell’intestino (peristalsi).
  • È un efficace antinfiammatorio, antispastico e antidolorifico.
  • Polyporus (Polyporus umbellatus) 
Normalizza la pressione arteriosa, protegge i reni e rafforza i capelli
  • Il suo potente effetto diuretico si esplica attraverso l’eliminazione del sodio e dei liquidi in eccesso.
  • È prezioso non solo per contrastare l’ipertensione arteriosa, ma anche il gonfiore alle gambe e ai piedi dovuto a ritenzione idrica.
  • Agevola il lavoro dei reni ed esercita un’importante azione preventiva e curativa. Riduce i valori della creatinina quando sono elevati e spesso anche la proteinuria, sintomi presenti, come sappiamo, nelle malattie renali.
  • È un alleato anche della bellezza dei capelli, perché ne arresta la caduta e ne incoraggia la ricrescita.
  • Infine, questo rimedio, come gli altri funghi curativi, è un efficace immunostimolante e antibiotico naturale. Oltre a proteggere l’organismo dai germi patogeni in generale, è il fungo curativo più indicato in ambito uro-genitale (ottimo contro prostatite, vaginite e cistite).

Ottimi nella prevenzione…

La micoterapia, grazie a Polyporus e Auricularia rappresenta un utilissimo strumento di prevenzione dell’ipertensione arteriosa. Protegge le persone a rischio, che hanno già avuto le avvisaglie di un aumento della pressione, ma anche tutti gli altri che, con l’inizio della primavera, farebbero bene a tenere sotto controllo i loro valori, per evitare che si alzino. I benefici saranno garantiti a tutto l’apparato cardiocircolatorio. La micoterapia è un rimedio naturale, privo di effetti collaterali, che riduce il lavoro del cuore e regolarizza il suo ritmo.

…e anche associati ai farmaci

Polyporus e Auricularia sono utili anche per le persone affette da ipertensione arteriosa che stanno seguendo una terapia con farmaci convenzionali.
Con la loro azione antipertensiva e diuretica, questi due funghi contribuiranno a ridurre la pressione in maniera dolce e graduale, riportandola a valori normali. Il medico, associandoli alla terapia in corso, potrà constatare nell’arco di 3-6 mesi un graduale miglioramento dei valori della pressione, che tenderanno a tornare normali. Di tre mesi in tre mesi, attraverso un prudente e periodico monitoraggio, potrà in molti casi ridurre i farmaci convenzionali risparmiando al paziente i relativi effetti collaterali.
Tutto questo sarà possibile alla luce di una crescita del benessere generale del paziente a livello psicofisico, e di un miglioramento di tante altre funzioni, da quelle del sistema immunitario a quelle della pelle, del fegato e dell’intestino. Traguardi che si possono raggiungere grazie all’azione benefica di Polyporus e Auricularia.
Per chi vuole conoscere i meravigliosi effetti dei funghi medicinali, consiglio il mio ultimo libro, intitolato “Guida alla scelta dei funghi medicinali in 240 malattie”, uscito proprio in questi giorni. Una guida ricca di informazioni e di consigli pratici non solo sull’ipertensione ma su tante altre patologie e disturbi, dai più diffusi ai più rari e difficili da curare.
Scoprirete le modalità attraverso cui i funghi medicinali agiscono sui sintomi e sulle cause di molte malattie. La strada per ritrovare la salute e il benessere è davanti a voi. Basta solo imboccarla e cominciare il cammino.

dr Walter Ardigò

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