M. di Parkinson: Agaricus, Reishi ed Hericium sono efficaci il doppio

Morbo di Parkinson

Agaricus, Reishi ed Hericium sono efficaci il doppio

Che cos’è il morbo di Parkinson

Il morbo di Parkinson è una malattia neurologica degenerativa. Secondo autorevoli ricercatori alcune parti del cervello (i nuclei della base e la sostanza negra) vengono progressivamente danneggiati dall’azione dei radicali liberi. Le cellule, insomma, si danneggiano, s’induriscono, si deformano e cominciano a funzionale sempre peggio, fino a quando non insorge, anche dopo anni, il sintomo. A quel punto la malattia è conclamata e cronica. Il caratteristico tremore e i movimenti incerti dei pazienti che ne sono affetti non sono che il risultato di una perdita progressiva delle funzioni di controllo dei centri nervosi deputati, i cui neuroni risultano irrimediabilmente danneggiati.

L’Agaricus

Ha una funzione anti Parkinson perché favorisce la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che, cominciando a diventare insufficiente, causa l’insorgere della malattia.

Il Reishi e l’Hericium

Sono due importanti fattori per la vita della cellula nervosa. Preservano le funzioni e l’integrità dei neuroni, attraverso il processo di nutrimento e di sostituzione delle parti logorate o rovinate.

Morbo di Parkinson: Agaricus, Reishi ed Hericium sono efficaci il doppio

Con la loro azione antiossidante, contrastano l’aggressività dei radicali liberi. Sappiamo infatti che sono quest’ultimi a giocare un ruolo essenziale nello scatenare la malattia. Nel mio lavoro clinico ho costatato che Agaricus, Reishi ed Hericium riducono il tremore e migliorano il movimento nel breve arco di tre mesi.

L’Agaricus, il Reishi e l’Hericium contrastano la causa profonda del morbo di Parkinson

Dopo i quarant’anni le nostre difese antiossidanti diventano insufficienti, tant’è che l’ossidazione dei nostri tessuti, delle nostre cellule e del nostro organismo rappresentano, nel loro insieme, la causa principale dei processi d’invecchiamento all’origine delle  malattie. L’azione dei funghi curativi contrasta questo processo. Superati i cinquanta e i sessant’anni non dobbiamo dunque abbandonarci ai piccoli e grandi malesseri, ai primi sintomi delle malattie e all’invecchiamento, che pensiamo naturale. Ma che naturale non è!

Cordialmente
dr Walter Ardigò

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Maria Rosaria Luciano says

Come vanno presi? Per quanto tempo? Possono avere effetti collaterali insieme alla levodopa? Li trovo nelle farmacie omeopatiche?

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dev@a5tratto.it says

Gent.le Anna,
possono essere assunti sia a pasto che fuori pasto, in base alle proprie esigenze.
La Micoterapia non agisce in modo immediato sul sintomo; lo fa in maniera dolce e graduale.
In generale, nel primo mese si ottiene una depurazione che apporta iniziale benessere, avvertito a vari livelli. Si noterà un miglioramento del sonno e della digestione, meno dolori, più energia e serenità. Nel secondo e terzo mese i Funghi Medicinali ricreano e rafforzano la salute, facendo agire i principi attivi più complessi.
L’assunzione deve protrarsi per altri tre mesi, così che il risultato ottenuto possa consolidarsi. Di trimestre in trimestre conviene monitorare la situazione e contattare l’esperto, che valuterà i progressi e valuterà eventuali cambiamenti nella terapia.
Non ci sono limiti nella durata dell’assunzione e per questo si possono integrare nella dieta quotidiana e beneficiare degli effetti della Micoterapia per tutta la vita.
Le consiglio di chiamarmi al cellulare 3355317593 (giorni feriali ore 9.00- 13.00) per approfondire l’argomento e poterle dare utili suggerimenti.

Cordialmente
dr Walter

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